Debutterà il prossimo 3 giugno la rassegna ideata e curata da Rodolfo di Giammarco. Ad aprire la manifestazione sarà "Sabbie", un lavoro scritto ed interpretato da Eleonora Danco (nella foto). Sei gli spettacoli in cartellone.
È arrivata alla XII edizione "Garofano Verde", la rassegna di teatro omosessuale allestita sul palco del Belli e realizzata con il contributo dell'Assessorato alle Politiche Cuturali del Comune di Roma. Il debutto è per il 3 giugno con "Sabbie", lavoro scritto, interpretato e messo in scena da Eleonora Danco. Rodolfo di Giammarco, ideatore e curatore della manifestazione, parla di questo lavoro come di una "drammaturgia autonoma di casi, di dichiarazioni, di creazioni originarie, di fenomenologie che esprimono il diritto e il rovescio, il tragico e il buffo, il serio e il grottesco della natura umana". A seguire, dal 16 al 23 giugno, verrà proposto "Primo Amore" di Letizia Russo, spettacolo in cui Paolo Zuccari veste i panni di un quarantenne che, rientrando nel proprio paese, incontra nuovamente l'uomo di cui era stato innamorato in gioventù. "Questo piccolo ritorno senza importanza è la stenografia emotiva di un pensiero, è la frammentazione di un ricordo immerso alla mente e subito dopo scomparso - precisa l'autrice, Letizia Russo -. Ma non è funerale del passato. Semmai è la celebrazione della giovinezza, un omaggio al cuore libero dell'uomo, una pietra lanciata contro qualsiasi ghettizzazione dei sentimenti".
"Racconti di giugno" è il titolo del lavoro che Pippo Delbono porterà in scena dal 25 al 27 giugno. È un insieme di considerazioni, di citazioni e di improvvisazioni sull'indole dell'attore-autore-.
"Dannata Manon, Santa Sandra" è un testo di Michel Tremblay che viene proposto al Belli il 6 giugno da Sabrina Venezia e Filippo Timi. Manon è ossessionato dalla religione, Sandra dal sesso. I mondi dei due personaggi sono incredibilmente lontani l'uno dall'altro, eppure a tratti si fondono, diventando un tutt'uno.
Il 14 giugno, la rassegna Garofano Verde ospita "Pazzo di Vincent" di Hervé Guibert, un lavoro interpretato da Emidio Clementi che rappresenta un viaggio a ritroso di una passione difficile, la cronaca di un amore che esalta e, contemporaneamente, sfinisce i corpi. La storia è ambientata a Parigi, negli anni '80. È lì che Guilbert e Vincent si incontrano. I due ragazzi sono accomunati dalla droga, dal desiderio, dalla malattia. Vincent compare e fugge, mente e rivela, creando un'ossessione in Guibert, che vuole amarlo, capirlo.
A chiudere la rassegna, il 20 giugno, sarà "Sette matrici" di Armando Llamas, un lavoro che reca come sottotitolo "lettura scenica con effetti multimediali" portato in scena da Alessandra Fallucchi, Cinzia Villari, Fabrizio Parenti, Kastriot. Oggetti, fumetti e scenografia di Thomas Bires, la regia di Susanne Lion. Lo spettacolo, concepito come una sequenza di scene, porta in scena i tabù sessuali con grande lucidità. Così parla del lavoro la regista Susanne Lion: "Llamas, attraverso la spontanea affermazione della propria diversità, diventa un monito di coraggio che spinge a prendere ogni diversità come punto di forza".
Inzio spettacoli, ore 21.15. Teatro Belli, piazza di Santa Apollonia 11/a. Tel. 06-5894875.
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